Hairstylist ma anche truccatrice e formatrice. Una professionista di settore a tutto tondo ci spiega l’importanza di non smettere mai di imparare e di restare sempre svegli e curiosi
Sei tu l’artefice del trucco e parrucco del servizio di copertina in questo numero di esthetitaly. Quali altri progetti stai portando avanti?
Ho recentemente aperto StudioF7 (www.studiof7.it), una scuola di make-up e hair styling dedicata ai professionisti che vogliono migliorare il proprio livello di preparazione, completare la propria formazione e interagire con chi lavora ogni giorno sui set più prestigiosi. La parola “studio” richiama il concetto di una ricerca continua e della voglia di imparare, che in un professionista non dovrebbe mancare mai. F è l’iniziale di Ferrari e 7 è il mio numero magico, che ha deciso di seguirmi anche in questa avventura. Tutti i docenti dei nostri corsi sono professionisti che lavorano da anni su set di alto livello, la loro forza comunicativa, l’eccellente preparazione e la passione per il loro lavoro li rendono degli ottimi formatori.
Perché hai sentito la necessità di formare gli studenti attraverso corsi ancora più specializzati?
Il mio progetto mette appunto in contatto gli studenti con i migliori professionisti hair & make-up che lavorano sui più prestigiosi set di moda internazionali; il mio team è sempre “sul campo “, conosce le ultime tendenze perché le crea. Inoltre conosce perfettamente l’importanza di un’immagine armoniosa tra trucco e capelli. La scuola punta infatti su una formazione paritaria tra hair styling e make-up, direi che siamo tra i primi a fornire questo servizio.
Cosa deve possedere un futuro hair and make up artist per riuscire a lavorare tanto e bene in ogni settore?
Credo che la dote fondamentale sia la curiosità; questa porta appunto alla continua ricerca, alla formazione attraverso degli up-grade e alla voglia di mettersi sempre in discussione. Quando credi di sapere già tutto, hai finito di lavorare; c’è sempre qualcuno più preparato di te.
Naturalmente tutto questo deve essere supportato dal buon gusto, da una predisposizione all’armonia dell’immagine e a una buona manualità; il resto viene da sé se si continua a lavorare, studiare e provare.
Fondamentale è poi conoscere la deontologia del proprio lavoro, come in tutte le discipline. La nostra è rappresentata dalla legge delle 3 P (ciò che insegno innanzitutto ai miei allievi): pratica, pratica e ancora pratica!
Parlaci della tua passione per l’immagine estetica delle spose, raccontaci dei servizi che offri. Come si fa ad affermarsi come bridal image consultant?
Una bride image consultant non è una wedding planner, ma si occupa dell’immagine della sposa. Oltre a studiare e realizzare sia il trucco sia l’acconciatura, è di supporto in atelier per scegliere il copricapo adatto per il mood del matrimonio. Vedere la sposa durante le prove dell’abito aiuta poi la ricerca delle immagini da proporre, prima della prova hair & make up stessa; ma, soprattutto, crea un legame speciale con la sposa. Sono due i servizi principali che offro, naturalmente in base alle esigenze della cliente.
Sempre da questo numero di esthetitaly ti occuperai della rubrica dedicata alle spose. Quali sono i trucchi che svelerai a chi aspira a trovare il look giusto per ogni tipo di donna?
Vorrei svelarvi piano piano i modi, i gesti e le frasi giuste da porre alle future clienti per far capire loro che siete voi la persona giusta che può renderle uniche nel loro giorno più importante. Una bride image consultant che si rispetti, non è semplicemente una specialista del settore, ma una figura di riferimento indispensabile per la sposa.
Un consiglio spassionato a chi desidererebbe fare il tuo mestiere?
La formazione continua, la curiosità, il non sentirsi mai arrivati, offrire sempre un servizio innovativo; queste sono alcune delle caratteristiche indispensabili per chi vuole lavorare nel fantastico mondo beauty.